Prologo
Non eravamo eroi, solo sopravvissuti.
La storia ci ha elevati a salvatori, la leggenda ha distorto il nostro essere. Molti dei nostri compagni sono morti, dimenticati da tutti. Tranne che da me.
Sette furono gli eroi che salvarono il mondo dalle cinque divinità del nulla che corruppero il nostro piano. Fummo coinvolti in un susseguirsi di battaglie che sfociarono in cruente guerre divine, in balia della tempesta del tempo che accrebbe la sfiducia in noi stessi.
Luce, oscurità, fuoco, ghiaccio, elettricità, magia, forza, ira…
Come se fossimo stati legati dal destino, c’era sempre qualcuno che impersonava uno di questi archetipi. Sette arrivarono alla fine, prima eravamo di più. Nuovi arrivati si sostituirono ai vecchi compagni, trovammo l’amore e l’amicizia nei posti più impensati, il tradimento dove non ce lo saremmo mai immaginato.
Eroi, ci chiamano. Si scrivono storie che si aggiungono a quelle vere, e gli eroi divennero i personaggi delle favole. I grandi e impavidi eroi che salvarono il mondo in un’epica battaglia finale, gli eroi che si ersero a difensori degli innocenti, paladini del nostro mondo e salvatori dei più deboli.
I nostri nomi furono storpiati e divennero leggenda.
Mai mito fu più sbagliato.
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