Punti di Vista
Racconto

Io, Alice Jane Raynor e Omnilegent riapriamo la rubrica sui Punti di Vista in cui scriviamo qualcosa partendo da un punto di vista speciale.
Tema
Jolly che scappa dalle altre carte.
«Ma ci sono sempre state queste due carte bianche? Dove sono finiti i Jolly?»
Da un angolino della stanza, i due amici osservano. Jack-di-quadri aveva dato loro dei pazzi, Regina-di-picche si era rifiutata di prestare le armi per una battaglia inutile, Re-di-cuori aveva intimato loro di rimettersi a posto. Solo perché erano i più giovani, non davano loro retta. Le carte sono vecchie, mangiucchiate qua e là e il primo ad averlo capito era stato Asso-di-picche. Era scappato per primo. Adesso hanno sostituito il seme con un banale disegno a penna, ma che a malapena è in grado di parlare.
I due Jolly su allontanano, strisciando sulla parete e cercando una nuova casa. Magari delle carte nascoste e dimenticate da qualche parte, in cui stare tranquilli.
Un gatto si avvicina alla parete curioso e li annusa. I due fratelli scapparono in fretta, il gatto si spaventa e corre via nella direzione opposta.
La parete termina all’improvviso, sbarrata da delle mattonelle di marmo. Non è il caso di continuare di là, troppo lisce, rischiano di perdere inchiostro per strada. Tornano indietro, superando una porta di legno.
Percorrono il muro fino a un tavolo. Forse c’è una qualche rivista, da lì potrebbero uscire da casa. Ma trovano solo una superficie metallica.
Jolly-rosso tocca la superficie e cade dentro a una microfessura. Jolly-nero, spaventato più dalla solitudine che dalla cancellazione, lo segue.
Sentono dell’elettricità nell’aria e improvvisamente si sentono a più dimensioni. Incontrarono tante forme strane: quadrati, fiori e tanti gatti. Tantissimi gatti.
«Benvenuti, siete scappati anche voi?» È Asso-di-picche.
«Asso! Sei vivo!» esclama Jolly-nero. C’è una sorta di affinità tra i colori, Jolly-nero è sicuramente più sollevato di Jolly-rosso.
«Sí, sono vivo e me la spasso. Qui siete al sicuro, potete andare ovunque. A volte mi sostituisco anche a qualche picca del solitario, così gioco un po’.»
I due Jolly si guardarono dubbiosi. «Dove siamo?»
«Ovunque. Siete nel PC e da qui possiamo andare su internet. Qui è pieno di gatti, ma non possono mangiarvi come succedeva fuori… non gli interessa nemmeno. Qui potete nascondervi e anche diventare famosi! Qualcuno ce l’ha fatta grazie agli NFT. Bene, partitina a solitario?»
Siamo tornate! Non di certo uno dei miei racconti migliori, ma non sono riuscita a risolvere al meglio questa sfida…
Comunque, per chi non lo sapesse, tempo fa con due mie amiche avevamo preso l’abitudine di scrivere racconti seguendo un tema unico.
Vi aspetto domani per condividere i racconti di Alice e Omnilent!
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